Da molti anni lavoriamo affinché la qualità dei nostri prodotti sia certificata. Di certificazioni ne esistono molte. Alcune sono richieste per poter lavorare e vendere i propri vini, altre fanno parte di scelte che l’azienda prende autonomamente. Un esempio? Nel nostro caso, la certificazione sulla Carbon Footprint o l’adesione a VIVA Sustainable Wine: entrambe fanno parte del nostro progetto di sostenibilità ambientale. In un caso certificano l’impronta di carbonio, nel secondo un utilizzo ottimale e sostenibile delle risorse a disposizione (acqua, aria, territorio).

C’è poi un’altra categoria, e riguarda le certificazioni richieste dal mercato, ad esempio per le esportazioni. Come nel caso dei certificati IFS e BRC per le ultime annate dei nostri vini che abbiamo ricevuto di recente. Si tratta di standard qualitativi cui abbiamo aderito da anni e attestano la sicurezza alimentare dei prodotti. Ecco in sintesi il loro significato:

  • BRC: il BRC Global Standard for Food Safety è nato nel 1998 per garantire che i prodotti a marchio siano ottenuti secondo standard qualitativi ben definiti e nel rispetto di requisiti minimi. I principali elementi sono l’adozione del sistema HACCP, di un sistema di gestione per la qualità documentato, il controllo degli standard adottati per gli ambienti di lavoro, i processi, il personale.
  • IFS Food (IFS sta per International Featured Standards): certifica la sicurezza alimentare del vino e la qualità dei prodotti e dei processi durante la lavorazione (incluso l’affinamento, invecchiamento) e l’imbottigliamento in vetro così come nelle bag in box.

Visto da fuori, probabilmente non ci si immagina quanto lavoro ci sia dietro le certificazioni – documenti da redigere, analisi da effettuare… e tutto questo come se la burocrazia ordinaria cui sono sottoposte le aziende vitivinicole non fornisse già abbastanza grattacapi. E allora perché? A parte i casi in cui è il mercato stesso a richiedere le certificazioni, lo facciamo perché è un continuo stimolo a migliorare – migliorare i nostri vini e anche il modo in cui li produciamo. E poi, perché certificazione vuol dire sicurezza alimentare, e sicurezza alimentare vuol dire qualità.