L’acquacotta è una delle ricette maremmane più antiche della Maremma, la classica ricetta povera frutto dell’ingegno delle vecchie massaie che creavano un piatto quanto più sostanzioso con gli ingredienti offerti dall’orto e dall’aia. Oggi si aggiunge un tuorlo a persona ma in passato era facile che per quattro persone ci si facesse bastare 2 uova.

Ingredienti per 4 persone

3 carote
3 coste di sedano
1 cipolla
500 grammi di porcini freschi (o 100 di porcini secchi)
2 spicchi d’aglio
1 peperoncino
1 cucchiaio di prezzemolo tritato
1 litro d’acqua
4 tuorli d’uovo
8 fette di pane abbrustolito e agliato
olio extravergine d’oliva
sale e pepe q.b.

Procedimento

Tagliare a cubetti le carote, il sedano e la cipolla e fateli bollire in acqua calda con sale e peperoncino per circa 30 minuti (c’è chi prima preferisce farli rosolare brevemente, per aggiungere sapore). Nel frattempo, tagliate a fettine sottili i funghi, tritate l’aglio e passateli velocemente in padella con l’olio extravergine d’oliva. 3 minuti basteranno. Salate, pepate e aggiungete il prezzemolo tritato. A questo punto, aggiungete i funghi al brodo con le verdure, aggiustate di sale e servite nelle scodelle con un tuorlo d’uovo e il pane abbrustolito.
Decorate il piatto con un po’ di prezzemolo tritato e un filo d’olio o magari aggiungete un po’ di pecorino.

Vini in abbinamento

L’acquacotta si presta all’abbinamento con i vini rossi tipici del territorio e dotati di media struttura. Ad esempio con il

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